Nell’era di whatsapp, Facebook e tutti i social network, nessuno escluso, è impensabile arrivare ad immaginare che si possano spedire ancora delle cartoline.
Eppure c’è chi è rimasto quell’inguaribile romantico di sempre e ogni viaggio, ogni posto lontano visitato spedisce quella che è la miglior testimonianza di un pensiero d’amore sincero e sentito.
Ora certo l’attenzione è da porre sui tempi di spedizione che al giorno d’oggi sono di gran lunga molto più veloci di un tempo, eppure mai avremmo pensato di potervi raccontare una storia piuttosto singolare, accaduta qualche tempo fa ad una signora della Ciociara.
Una cartolina ha impiegato ben 40 anni ad arrivare a destinazione, e non cominciate ad immaginare storie di posti lontani, viaggi in nave, in aereo, continenti attraversati da parte a parte, era stata spedita solamente a 16 km di distanza.
La cartolina, che era indirizzata al signor Vincenzo, è stata recapitata alla signora Matilde, la sorella del destinatario venuto a mancare da pochi anni.
I timbri e le date di questa cartolina
Sulla cartolina scritta dal parroco della chiesa di San Pietro Don Mario Conti di Serrone c’è la data di partenza del 14/7/1978, venne imbucata a Fiuggi il 21/01/1978 come confermano i timbri postali apposti indelebilmente sul cartoncino e rappresenta l’immagine della Madonna Madonna di Collevalenza in Umbria, dove l’arciprete Don Mario era andato e con questa aveva pensato di ringraziare il mastro Totò, al secolo Vincenzo Ieranò, per il lavoro che aveva svolto sul Monte Scalambra in favore del Santuario della Madonna della Pace.
Il parroco aveva pensato bene di imbucarla a Fiuggi pensando che di lì a qualche giorno sarebbe arrivata a destinazione nel vicino comune di Serrone.
Come si è potuta perdere?
Non abbiamo l’assoluta certezza di quello che sia potuto succedere alla cartolina, del viaggio intrapreso, del posto dove si è fermata tutti questi lunghi quarant’anni, ma effettivamente adesso è arrivata a destinazione: meglio tardi che mai ci sentiremmo di commentare.