I pacchi e le merci che provengono dall’estero o che vengono spediti dall’Italia, entrano obbligatoriamente in contatto con la dogana, la quale offre assistenza, funzioni di controllo, monitoraggio e coordinamento delle merci. Una funzione fondamentale in un mondo altamente globalizzato nel quale le grandi aziende ma anche i singoli cittadini usufruiscono di questo servizio import-export
Partiamo dalla parola “dogana” cercando di fare chiarezza sul significato e sul ruolo specifico che svolgono i suoi uffici. Dal punto di vista pratico la dogana effettua un’attività di controllo in relazione alle merci che transitano verso il nostro paese, e dal nostro paese all’estero, controllando che siano conformi alle normative nazionali e a quelle sovranazionali, sia che si tratti di prodotti commerciali che di beni propri del singolo cittadino.
La dogana non effettua la sola operazione di controllo, nel caso in cui si parli di prodotti commerciali, monitora il transito delle merci all’interno di un’area commerciale definita. Tra i suoi compiti deve anche tutelare i consumatori prevenendo l’ingresso e il trasporto di merci vietate, contraffatte o di contrabbando. Per l’esportazione di beni deve inoltre accertarsi non siano merci soggette a restrizioni o che necessitino di specifiche autorizzazioni per l’esportazione, come per esempio le opere d’arte.
Ma come è strutturata una dogana? Quando parliamo di dogana facciamo riferimento a degli uffici incaricati ad effettuare i controlli doganali che fanno capo all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Questi possono essere collocati al confine nazionale, o all’interno del territorio italiano dove effettuano le procedure di sdoganamento.
Con l’Agenzia del Demanio e con l’Agenzia delle Entrate, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli è un’agenzia fiscale ed un ente pubblico dotato di personalità giuridica e ampia autonomia regolamentare, amministrativa, patrimoniale, organizzativa, contabile e finanziaria. E’ politicamente dipendente al Dipartimento delle Finanze il quale lo scorso 6 aprile 2018 ha approvato il nuovo statuto che prevede un riassetto delle risorse umane e una semplificazione amministrativa dell’Agenzia.
L’Agenzia della Dogana e dei Monopoli svolge le attività tecnico-operative ed è organizzata sul territorio nazionale attraverso uffici centrali e locali, addetti al controllo delle merci in entrata e in uscita che assumono rispettivamente il nome di controlli all’importazione e controlli all’esportazione.
Le merci che arrivano in Italia devono essere conformi alla normativa europea e presentare l’idonea certificazione che ne attesti la conformità. Tutti i prodotti devono attenersi a questo standard, in caso contrario l’importazione non è consentita e il pacco potrebbe essere sottoposto a sequestro dagli uffici doganali.
Per rendere la merce transitabile proveniente da aree extra-Comunità Economica Europea “comunitaria” e per essere sdoganata, è previsto il dazio doganale. Viceversa si parla di “controlli in uscita” per i pacchi bloccati alla dogana destinati a paesi esteri extra Unione europea. Anche in questo caso l’autorità doganale deve verificare che siano rispettate tutte le normative in merito all’esportazione di quella determinata merce.
Per svolgere questa procedura è necessario essere un operatore economico autorizzato (AEO, Authorized Economic Operator). Questa specifica figura può compiere tutte le operazioni per cui le merci possano superare i controlli doganali. La certificazione AEO rappresenta un marchio di affidabilità che un’impresa può avere, indipendentemente dalla sua dimensione.
Ma come vengono catalogate le merci dopo il controllo? La dogana utilizza un sistema di cifre e di codici specifici per catalogare e identificare ogni oggetto, questo consente la libera circolazione della merce oppure il blocco.
Viene utilizzato il TARIC, un sistema di cifratura utilizzato dagli uffici doganali italiani. Come funziona? Questa metodologia contiene un codice identificativo di 10 cifre per ogni tipo di oggetto con la “voce tariffa” composta da una parte iniziale comune per categoria di merce e una parte finale variabile a seconda delle caratteristiche dell’oggetto appartenente alla categoria sottoscritta.
E’ bene sottolineare che dal 1° maggio 2016 sono entrati in vigore il nuovo Codice Doganale dell’Unione (CDU) e le relative disposizioni attuative (RE), integrative (RD) e transitorie (RDT) per tutte le merci in transito. Agenzia delle Dogane e del Monopolio ha definito una strategia mirata e un piano di implementazione al fine di garantire agli operatori di potere beneficiare sia delle semplificazioni previste dal complesso delle disposizioni del nuovo codice sia di quelle già adottate a livello nazionale.