Alla stazione logistica di Saint-Priest, vicino a Lione, è arrivato un treno partito da molto lontano, e più precisamente da Wuhan (Pechino).
Stiamo parlando del primo convoglio merci che, in 15 giorni dalla Cina, ha raggiunto la sua destinazione dopo 11.300 km di viaggio percorsi attraversando il Kazakistan, la Russia, la Bielorussia, la Polonia e la Germania, con uno scalo per scaricare alcuni container a Duisburg.
Una nuova via della seta su rotaie, che nonostante tutti gli inconvenienti, impiega circa la metà del tempo rispetto al trasporto via mare.
La via della seta che collega la Cina all’Europa
La Via della seta è un nome che risale a qualche secolo fa ma che risulta più attuale che mai, con gli sviluppi economici e politici odierni tra Occidente e Oriente, un tempo si sviluppava per circa 8 000 km, ed era costituita da itinerari terrestri, marittimi e fluviali lungo i quali nell’antichità si erano snodati i commerci tra l’impero cinese e quello romano.
Le vie carovaniere attraversavano l’Asia centrale e il Medio Oriente, collegando Chang’an (oggi Xi’an), in Cina, all’Asia Minore e al Mediterraneo attraverso il Medio Oriente e il Vicino Oriente.
Una rotta che non è mai stata abbandonata e che presto verrà considerata da viaggio straordinario a percorso normale con l’obiettivo di riuscire nell’impresa di coprire gli 11mila chilometri che separano Wuhan da Lione in una sola settimana, invece che in quindici giorni.
Una via che passerà anche per l’Italia?
L’Italia per adesso non prenderà parte attiva dell’itinerario, ma potrebbe subentrare in futuro con l’inaugurazione del tunnel del Gottardo, e poi con la TAV Torino–Lione.
Ecco perché proprio Mario Virano, il direttore generale di Telt, la società italiana che gestisce i lavori per la costruzione del tunnel per l’alta velocità fra Italia e Francia, ha affermato:
“Il percorso naturale sarebbe proprio il Corridoio Mediterraneo, quello che attraversa la Pianura Padana. Ma oggi non è praticabile perché sconta la penalizzazione dell’attraversamento alpino a 1300 metri di quota nel vecchio tunnel del 1871, qualcosa di incompatibile con le nuove tipologie di treni. Però è evidente: la via della seta non era una congettura poetica. Ora è il mercato stesso a segnalare la necessità di infrastrutture che connettano in modo più veloce, sicuro e pulito il nuovo mondo globalizzato. Quello che sta succedendo mette in luce ancora di più i nostri ritardi, ma è anche uno stimolo per accelerare”.
Il piano di lavoro per la linea ad alta velocità Torino-Lione prevede di completare la prima parte entro il 2019, due miliardi di investimenti di cui 813 milioni finanziati dalla commissione europea. Dal 2020 al 2027 verrà completato lo scavo. Quindi serviranno altri due anni di opere tecniche per attrezzare la galleria.
In totale serviranno tredici anni per entrare a far parte della nuova via della seta.
Vantaggi
L’obiettivo dei promotori è quello di incrementare la varietà dei prodotti made in Italy in Oriente con accessori di moda e prodotti enogastronomici e a sua volta, al ritorno, il treno trasporterà in Italia prodotti cinesi.
Il primo vantaggio è sicuramente quello relativo ai tempi, rispetto agli attuali 40-45 giorni necessari per il collegamento via mare; un tempo maggiore rispetto ai due giorni previsti per il trasporto aereo, ma i prezzi di spedizione sono ben inferiori.
Inoltre il trasporto su rotaia garantisce una stabilità maggiore ai container rispetto a quello in mare.